Epilogo
Esme
Era il sette Gennaio di un nuovo e bellissimo anno e il sole brillava alto nel cielo. Seduta sul vagoncino della ruota panoramica mi stringevo a Carlisle beandomi della sua vicinanza e di quella giornata così serena.
Guardai
in basso e vidi Charlie che ci aspettava in piedi. Era in borghese
con un enorme zucchero filato in mano. Un sorriso beato aleggiava sul
suo viso mentre Sue si dava da fare per ripulirgli i baffi
ridendo divertita.
Ridacchiai
anch'io alla vista di quel burbero sceriffo dal cuore di panna e
spostai gli occhi sui vagoni dietro al nostro.
Seduti
vicino, Rosalie stava guardandosi l'anello di fidanzamento che Emmett
le aveva donato, stando teneramente avvolta tra le braccia enormi
del mio bambinone. A Settembre prima di partire per il collage
assieme, si sarebbero sposati.
Dietro
ancora Jasper e Alice stavano avvinghiati teneramente. Sul loro
volto un sorriso felice. Finalmente le paure e le ansie erano
scomparse e lei era libera di amarlo senza ombre. Lui ormai un uomo
stava solo aspettando che lei crescesse e ci avrei scommesso che
l'anno successivo dopo il diploma di Alice avremmo festeggiato un
secondo matrimonio.
Sospirai
felice. Non avrei potuto desiderare di meglio per i miei figli.
Sull'ultimo
vagoncino abbracciati e intenti a baciarsi teneramente c'erano Edward
e Bella.
Sorrisi
felice. Contrariamente a quanto ci aspettassimo era stato lui ad
insistere per venire al Luna Park ed ora era perfino salito sulla
giostra con il sorriso sulle labbra. Aveva voluto abbattere anche
l'ultimo tabù e dal suo sorriso rilassato era evidente che ci era
riuscito alla grande.
Era
tornato a casa a Natale come aveva previsto Carlisle e non aveva
perso tempo chiedendo a Charlie di poter uscire con Bella.
Lui
aveva mugugnato ricordandogli che erano entrambi piccoli ma aveva
acconsentito, complice anche l'amore inaspettato e improvviso
scoppiato con la bella Sue.
E
poi sapeva che sarebbe stato impossibile fermarli, finalmente erano
riusciti a coronare il loro sogno ed io ero entusiasta per loro.
La
speranza che lei con il suo amore lo salvasse si era realizzata e
adesso davanti a loro li aspettava un futuro radioso.
Edward
doveva ancora affrontare diverse paure ma ero certa che Bella lo
avrebbe aiutato ad allontanare anche gli ultimi fantasmi. Lo vedevo
dal loro sorriso, lo sentivo dall'elettricità che emanavano, lo
speravo con tutto l'amore che una mamma può avere.
Finalmente
le nostre notti erano diventate serene e le nostre rughe erano
sparite.
Anche
l'ultimo dei miei figlioli aveva trovato la sua pace e la sua voglia
di vivere sembrava non aver confini. Il sorriso era finalmente
spuntato sul suo volto e, avrei giurato, per restarci per sempre.
Mi
voltai verso Carlisle e lo baciai teneramente.
Lo
amavo ancora di più se fosse stato possibile e lui dopo aver
ricambiato il mio bacio si voltò a vedere i suoi figli e mi sorrise
dolcemente.
Il
titolo dei Cullen era in buone mani.
Ero
sicura che questo sarebbe stato un anno fantastico e nel giro di
pochi anni, avrei scommesso, avremmo dovuto comprare un nuovo
Albero di Natale perché le palline da comprare presto sarebbero
aumentate...
Carlisle
Finalmente ero felice e sereno. Baciai Esme e se avessi potuto non mi sarei più staccato dalle sue labbra. Ma dovevo dare il buon esempio. Le sorrisi e mi voltai a vedere i miei ragazzi.
Ero
felicissimo per tutti loro ma ancora di più per Edward che
finalmente era sereno.
Seduto
vicino a Bella si stavano baciando teneramente.
Ridacchiai
felice.
Seduto
in mezzo a loro con il suo sguardo serio e immutabile, leggermente
sgualcito ma ancora fiero e dritto, con al collo il gettone del
Luna park schiacciato e rotto da un lato, sedeva il suo Tigro.
Lui
conforto del dolore di Edward, nei prossimi anni sarebbe stato il
muto e silenzioso testimone del loro amore e della loro felicità.
Il
destino della famiglia era stato salvato, quando insieme, grazie
all'amore che ci univa, avevamo sconfitto il passato dei gemelli.
Sei
anni dopo...
Ormai
sono passati sei anni. Dovrei dire sei lunghissimi anni nel quale mi
sono sentito un po' solo.
Io
compagno di lunghe notti insonni, ho visto e sentito tante volte
piangere Edward da non riuscirle nemmeno a contare. Ho asciugato
tante di quelle volte le sue lacrime da avere tutto il pelo
arruffato.
Ero
il suo compagno di viaggio, ma non viaggio inteso solo come
passeggiata, ma inteso come il compagno della sua vita.
In
me trovava conforto e riparo. Ascoltavo le sue paure e le
confessioni che aveva timore a rivelare ad altri.
Ero
il suo unico amico e adesso, con orgoglio, sono il testimone
silenzioso della sua felicità.
Certo
è stato un processo lungo e difficile. Il passato non è stato
facile da cancellare. Bella ha dovuto lottare a lungo per riuscire a
conquistare la sua fiducia totale, per fargli dimenticare quello che
aveva passato, per fargli accettare il suo corpo rovinato e le sue
emozioni. Per farlo sentire uomo fino in fondo.
Il
solo sentirsi toccare, baciare, erano per lui non solo esperienze
nuove ma anche sconvolgenti perché andavano a riaprire ferite
profonde del suo cuore e della sua mente. Ma già dal primo Natale,
posato sul comò, avevo assistito alla loro voglia di provarci, al
loro desiderio di amare e sentirsi amati, alla determinazione di
dimenticare il passato.
Ed
io in silenzio e immobile, come sempre, sulla mensola della
libreria nella quale adesso ho trovato il mio posto, ho assistito
alla sua rinascita, allo scoprire la sua natura di uomo.
Ho
assistito alla loro prima volta, al loro scoprirsi uomo e donna, al
loro donarsi piacere reciproco, alla loro decisione di sposarsi.
Eh
sì perché dopo tre anni, assieme ad Alice e Jasper, sono convolati
a nozze fra i pianti e la gioia della loro famiglia.
E
adesso finalmente sto per essere tirato giù dalla mensola perché
ho un altro bambino da far felice.
“Tieni
Renesmee. Questo è Tigro. L'amico di papà, devi tenerlo bene, e
prenderti cura di lui. Per troppo tempo è rimasto solo” dice il
mio Edward mettendomi fra le braccia di una bellissima bambina dai
capelli castani e gli occhi verdi e intensi.
E
mentre lei allunga le sue mani paffutelle pronta a stringermi a se,
lui mi guarda un ultima volta con gli occhi lucidi.
“Grazie
di tutto Tigro. Sei stato un vero amico. Sono sicuro che la farai
felice e che l'aiuterai come hai fatto con me” mi dice dopo avermi
dato per un ultima volta un bacio fra le mie grandi e un po' rovinate
orecchione pelose.
FINE
Grazie
ancora tantissimo e vi aspetto con il Backstage e ovvimente se volete lasciarmi un commento ne sarei felicissima.
Grazie
Nessun commento:
Posta un commento